Al Maschio Angioino, la scultura dei Songye

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Fino a gennaio 2023, al Maschio Angioino a Napoli, c’è la mostra per scoprire la scultura tradizionale africana. Si tratta di “Sacri spiriti. I Songye nella Cappella Palatina”.

Al Maschio Angioino, uno dei 7 castelli di Napoli, la Cappella Palatina diventa scenario per allestire l’esposizione dedicata alla scultura tradizionale africana. Leggi di più su Castel Nuovo o Maschio Angioino

La mostra è visitabile dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 17.

La scultura africana al Maschio Angioino

maschio angioino scultura africanaLa Cappella Palatina del Maschio Angioino ospita una mostra che conta oltre 130 opere scultoree. La mostra in corso è la più importante esposizione mai realizzata sulla scultura tradizionale dei Songye. I Songye sono un gruppo etnico africano insediato in un ampio territorio della regione centrale, quadrante sud-orientale, della Repubblica Democratica del Congo.

L’arte dei Songye non è mai stata presentata in Italia e anche nel mondo le esposizioni espressamente dedicate a questa popolazione sono state rarissime. Ciò nonostante ben poche sculture incarnano l’immaginario della creatività africana. Le sculture sono ciò che un tempo si chiamavano feticci” e oggi, con termini meno negativi, figure di potere o effigi cultuali. Si tratta di oggetti magico-protettivi frutto dell’intervento congiunto di scultori, di fabbri e di specialisti rituali che li hanno attivati mediante canti, preghiere e l’aggiunta di elementi animali e naturali.

Lungo le pareti laterali della Cappella Palatina le opere sono presentate in un’ipotetica sequenza geografica come se si percorresse il paese Songye in senso antiorario: da sud-est verso il centro-nord-est, dal centro-nord-ovest verso sud-ovest e sud. Nell’ambito del percorso geografico sono collocati alcuni temi di approfondimento.

La mostra è curata dai due esperti internazionali Bernard de Grunne e Gigi Pezzoli.
L’esposizione è stata patrocinata dall’Ambasciata della Repubblica Democratica del Congo a Roma, del Consolato della Repubblica Democratica del Congo a Napoli, della Regione Campania, del Comune di Napoli, del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dell’Università “L’Orientale” e del Centro Studi Archeologia Africana di Milano.

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