Pompei, riapertura al pubblico

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Il Parco archeologico di Pompei ha avviato in questi giorni un confronto con le istituzioni locali per coordinare le modalità di riapertura in sicurezza del sito di Pompei e definire le varie fasi operative.

La proposta è di iniziare la riapertura di Pompei in chiave sperimentale per due settimane a fine maggio.

La fase sperimentale prevede una passeggiata lungo le strade della città antica, per tornare ad ammirare i luoghi più rappresentativi del sito, secondo un percorso predefinito e con le necessarie misure di distanziamento previste dal Ministero della Salute, a garanzia tanto dei visitatori quanto dei lavoratori e del personale di vigilanza in servizio.


Pompei, ingresso per la riapertura

In attesa di una fase 2, con itinerari che contempleranno anche l’accesso a diverse domus, ampie o dotate di ingresso e uscita separate, e con il supporto della tecnologia per organizzare e monitorare i flussi.

L’ingresso privilegiato all’inizio sarà quello di Piazza Anfiteatro, in quanto vicino al centro della città moderna, per offrire un segnale di apertura alla comunità pompeiana e far dell’area archeologica un Parco Urbano fruibile ai cittadini. Successivamente saranno diversificati gli accessi e i relativi itinerari di visita.


“La prima fase di apertura sulla quale stiamo ragionando, ci consentirà di valutare la risposta della comunità, che è stata la prima a risentire delle conseguenze della chiusura del sito, in vista poi della fase successiva.

Per questo secondo momento , stiamo definendo percorsi di visita sicuri, ma che possano anche trasformare la visita in un momento di approfondimento, con un’offerta innovativa. Saranno, infatti, previsti accessi anche ad ambienti e Domus inediti.

Ora è importante ripartire per rimettere in moto la macchina organizzativa e soprattutto lanciare un positivo segnale di ripresa”.

Massimo Osanna, direttore generale

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